libro bahá'í Opinioni bahá'í 2018 inverno
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Opinioni bahá'í 2018 inverno

Tahereh, vita, opere e pensiero. Vivere e morire per liberare il mondo "fantasmi e miti" di Julio Savi
La consolazione di miei occhi. La poetica del sapere e del coraggio di Faezeh Mardani
Rubrica Talenti di Elena Codeluppi
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Si chiude con questo numero il volume 42 di Opinioni Bahà’ì. L’anno appena trascorso, con le sue contraddizioni e una inquietante accelerazione delle problematiche che hanno ormai sopra ogni altro il crisma della globalità, ci spinge ad una riflessione attenta sul compito della parola stampata. In un’epoca dove appare sempre più evidente il ruolo decisivo che potrebbe avere lo sviluppo di una coscienza collettiva spirituale dell’umanità, le parole scritte da ‘Abdu’l-Baha nel 1875 a proposito del potere della parola stampata non lasciano dubbi: “ La pubblicazione di pensieri nobili è la forza dinamica nelle arterie della vita, è l’anima del mondo. I pensieri sono un mare sconfinato e gli effetti e le varie condizioni dell’esistenza sono come le forme separate e i limiti particolari delle onde; finché il mare non ribolle, le onde non si sollevano e non depongono perle di sapere sulle spiagge della vita.” Il mondo dell’esistenza, così bisognoso di scelte coraggiose da parte dell’umanità, può e deve essere plasmato dalla forza dei suoi migliori pensieri, e questa forza è generata dal loro dinamismo e dalla loro condivisione. Il ruolo svolto dalla parola stampata appare tanto più fondante quanto più si riflette sull’importanza che questa possa rappresentare uno spunto di condivisione e riflessione di valore, un’offerta di “contenuti” da metabolizzare piuttosto che di “notizie” da accumulare con bulimica frenesia. Col proposito, e l’ambizione, per il 2019, di poter continuare a collocare la nostra rivista fra gli strumenti di moltiplicazione della “forza dinamica” che scorre “nelle arterie della vita”, concludiamo la pubblicazione del 2018 con un numero interamente dedicato alla figura della poetessa iraniana Tahereh. In “Tahereh, vita, opere e pensiero”, l’autore Julio Savi ci fornisce una esaustiva introduzione alla vicenda storica e ai fondamenti del complesso pensiero teologico alla base della poetica di Tahereh, auspicando che lo studio di questa figura di indiscussa centralità nella storia del medioriente del XIX secolo sia ulteriormente sviluppato. Ne “ La consolazione dei miei occhi - Aspetti letterari della poetica di Tahereh”, l’autrice Faezeh Mardani affronta ed analizza specifici aspetti stilistici e formali della poetica di Tahereh, poetessa ma anche filosofa e unica donna fra i primi discepoli del Bàb. Completa il numero la consueta rubrica Talenti tenuta da Elena Codeluppi, dedicata a Layli Miller Muro, fondatrice dell’associazione Tahereh Justice Center, un’organizzazione no profit che dal 1997 ha aiutato oltre 25.000 donne in difficoltà. Auspicando un nuovo anno di pubblicazione con tutti voi lettori al fianco di Opinioni Bahà’ì, vi auguriamo un buona lettura e condivisione. La Redazione
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