Incontro in diretta streaming il 27 nov sulla Poesia di Mahvash
«Ricordati di me, perché senza di te non sono nulla,
un mendicante ai tuoi piedi, dipendente da te,
la cui stessa vita dipende interamente da te.
Tu sei lo spirito e io solo il corpo:
eppure siamo uniti e intatti, in un’unica rima»
“Dove tutti siamo – Tre lunedì per l’ascolto del mondo” questo il titolo della rassegna culturale iniziata lo scorso 20 novembre e che fissa per il 27 il secondo dei tre incontri in programma a Verona a cura della Società Letteraria in collaborazione con l’APS Gianni Ballerio.
Quello di lunedi prossimo è dedicato al libro “Poesie dalla prigione” nell’edizione appena data alle stampe dalla Casa Editrice Bahá’í, dunque alla poesia dal carcere della poetessa iraniana bahá’í Mahvash Sabet, prigioniera di coscienza condannata dal regime iraniano a vent’anni di detenzione a causa alla sua appartenenza alla Fede bahá’í.
Psicologa e dirigente scolastica, Mahvash Sabet viene arrestata per la prima volta nel 2008 e tradotta con altri sei membri della comunità bahá’í iraniana nel carcere di massima sicurezza di Evin, simbolo delle torture del governo teocratico di Teheran verso dissidenti politici, giornalisti, intellettuali, liberi cittadini.
Più di dieci anni di isolamento durante i quali Sabet subisce ogni sorta di umiliazione, minaccia e violenza, psicologica e fisica, ma che contribuiscono a rafforzare il suo coraggio e la sua resilienza e ad alimentare la sua vena poetica.
Mahvash scrive e nasconde i versi in piccoli pezzetti di carta che usciranno dal carcere in vari modi fino ad arrivare nelle mani della scrittrice iraniano-statunitense Bahiyyih Nakhjavani, autrice tra i vari del romanzo “La donna che leggeva troppo” (Rizzoli), che li tradurrà e li offrirà al grande pubblico con il libro “Prison Poems”. Nel 2017, Mahvash Sabet viene nominata Scrittore internazionale di coraggio da Michael Longley durante la cerimonia del Premio PEN Pinter presso la British Library di Londra.
Questa nuova serie di incontri a Verona punta nuovamente i riflettori sulla sua poetica e sulla feroce oppressione che il governo iraniano sistematicamente riserva alla comunità bahá’í dell’Iran, prima e pacifica minoranza religiosa del paese.
L’appuntamento presso la Sala Montanari al civico 1 di piazzetta Scalette Rubiani è previsto per le ore 17. Ad illustrare la poetica della Sabet sarà il traduttore e poeta, nonché saggista Julio Savi. Modera l’evento Lorenza Cristanini Mion, voce narrante la giovane promotrice culturale Elisa Zoppei. Grazie alla presenza della libreria Paoline sarà possibile acquistare il libro.
La presentazione sarà trasmessa in diretta audio-video streaming:
http://www.societaletteraria.it/streamingvideo/