Per il miglioramento del mondo
Come opera la comunità bahá’í per contribuire al benessere socioeconomico è l'oggetto di un'interessante quanto attuale pubblicazione della Bahá’í International Community: Per il miglioramento del mondo.
Un documento corposo, di fatto un concentrato di buone pratiche attivate dai bahá’í in tutto il pianeta per contribuire alla prosperità e al progresso materiale e spirituale delle comunità in cui vivono. Animati dalla volontà di imparare e senza mai pretendere di essere in possesso di una comprensione esclusiva della verità, famiglie e gruppi di persone di buona volontà lavorano per favorire un processo di costruzione di comunità al quale tutti sono liberi di partecipare, si prodigano per alimentare la speranza nel futuro dell’umanità e per incoraggiare un impegno propositivo e onorano l’opera di chiunque lavori nel mondo per promuovere l’unità e alleviare le sofferenze umane.
La pubblicazione offre un ventaglio di iniziative che costituiscono un esempio tangibile di azione sociale sistematica nei più disparati ambiti, dall'educazione dei giovani alla salute, dall'economia all'ambiente, passando per le politiche agricole e l'assistenza umanitaria, fino al progresso delle donne. Motivati dal desiderio di servire l’umanità e contribuire a un cambiamento sociale costruttivo, nel loro insieme gli interventi illustrati nella pubblicazione fanno parte di un processo di apprendimento trasversale, in atto a livello locale come su scala globale, volto a capire e testare sul campo come applicare alla realtà sociale e materiale alcuni principi spirituali. Partendo, in primo luogo dall'unità del genere umano e dalla giustizia, oltreché dalle conoscenze accumulate nei diversi settori dell’impegno umano.
«È ormai ampiamente riconosciuto che lo sviluppo socioeconomico è un processo complesso e non rispondente a semplici formule basate sull’aumento del reddito o sulla diffusione di pacchetti tecnologici», si legge nell'introduzione al documento. «Pressato dall’estrema urgenza di trovare soluzioni, il pensiero sullo sviluppo si è sempre più concentrato sulle persone: le culture, i valori e le visioni del mondo, che, per la stragrande maggioranza degli abitanti della terra, sono modellati dalla religione.
In questa prospettiva così allargata, è diventato oltremodo chiaro che i criteri materialistici da soli non riusciranno mai ad attivare la capacità di trasformare il mondo che li circonda insita nelle persone e nelle comunità, né risolveranno le numerose e complesse sfide che l’umanità deve oggi affrontare». Crisi ambientali, estremi di ricchezza e povertà, timori per la salute pubblica globale, sicurezza alimentare e deterioramento dei sistemi di governance sono all'origine di una svolta importante nell'approccio allo sviluppo economico. Per cui negli ultimi anni è notevolmente cresciuto l’interesse verso il potenziale apporto che la spiritualità e la religione possono offrire al discorso sulla prosperità del genere umano, in quella che alcuni studiosi definiscono una «svolta verso la religione».