La Preghiera, una pratica di benessere
Il nuovo libretto di Preghiere, riconoscibile dai precedenti per la splendida copertina azzurra sui cui spicca, secondo una linea grafica specifica, il "rosone" a nove petali, contiene una selezione di orazioni rivelate da Bahá’u’lláh e Abdu’l-Bahá diverse da quelle contenute nel libretto rosso. In questa edizione, inoltre, non compaiono orazioni del Báb.
Si tratta di oltre cento preghiere, molte delle quali conosciute e utilizzate dalla comunità bahá’í italiana. Tra esse, però, ce ne sono alcune, già rese note in inglese dalla Casa Universale di Giustizia su Bahai.org, che vengono editate per la prima volta in italiano.
Suppliche bellissime e di vario genere, scritte in un linguaggio aulico e ispirante. Alcune sono particolarmente brevi, altre risaltano per la loro lunghezza ma tutte sono orientate affinché il credente possa assicurarsi ogni giorno aiuto e assistenza.
La pubblicazione di questo nuovo libretto ci invita a riflettere ancora una volta sull’importanza, il significato e il valore della preghiera. Il consiglio di Bahá’u’lláh ad ogni credente è che egli possa, attraverso di essa, prendersi cura quotidianamente della propria anima e del proprio sviluppo spirituale.
Egli ci invita a dialogare con umiltà e in solitudine con Dio, secondo un dialogo “privilegiato”, che può svolgersi ovunque e in assoluta libertà: «Benedetto è il sito, e la casa, e il luogo, e la città, e il cuore, e la montagna, e il rifugio, e la caverna, e la valle, e la terra, e il mare, e l’isola, e il prato dove è stato fatto cenno di Dio e la Sua lode è stata innalzata».
Un dialogo speciale non mediato da alcuno: «La confessione di peccati e colpe davanti a creature umane non è permessa», raccomanda Bahá’u’lláh, «perché ciò non ha mai condotto né mai condurrà al perdono di Dio».
La preghiera quotidiana, specie se offerta in particolari momenti della giornata come nel silenzio della notte, è prezioso cibo spirituale per l’anima. Come il corpo, anche l’anima ha bisogno di nutrirsi. E la preghiera «è più gradita», spiega ancora Bahá’u’lláh, quando «è offerta in perfetta spiritualità e radiosità». «A Dio non è mai stato né è caro ch'essa debba prolungarsi» precisa. «Al Suo cospetto quanto più distaccata e pura, tanto più è gradita l’orazione».
Anche in questo libretto ci sono preghiere rivolte a specifiche categorie di credenti (genitori, figli, bambini), altre a figure particolarmente eccezionali come i martiri della Fede e loro famiglie. Numerose sono dedicate a rispondere a una grande varietà di bisogni e necessità e possono essere utilizzate dai credenti per esprimere gratitudine e invocare perdono, protezione, crescita spirituale, guarigione, insegnamento, unità, pace.
Oltre alla preghiera, anche la lettura dei Testi sacri e la meditazione sono pratiche necessarie per il nostro benessere: servono a nutrire lo spirito, alleviare le nostre ansie, debellare paure, rafforzare il carattere. Ci insegnano a distaccarci dalla complessità del quotidiano e ispirano la nostra condotta.
«Santifica i miei occhi, e le mie orecchie, e la mia lingua, e il mio spirito, e il mio cuore, e la mia anima, e il mio corpo, e il mio intero essere dal volgersi verso altri che Te» scrive in una meravigliosa invocazione Bahá’u’lláh. Come se ogni cellula del nostro corpo venisse rinnovata da questa potente richiesta d’amore.
«Intona, o Mio servo, i versetti di Dio che hai ricevuto» ci incoraggia infine, «come li intonarono coloro che si sono avvicinati a Lui, che la dolcezza della tua melodia accenda la tua stessa anima e attiri i cuori di tutti gli uomini».