categories

Nuovi prodotti

Nuovi prodotti
Tutti i nuovi prodottinavigate_next
Le nuove pubblicazioni della Casa Editrice Bahá'í

Le nuove pubblicazioni della Casa Editrice Bahá'í

Dopo le edizioni primaverili di Fuoco e luce e Vivificatori dell’umanità e le ristampe del Libro della Certezza, dell’Ordine mondiale di Bahá’u’lláh e delle Lezioni di San Giovanni d’Acri, in arrivo al Convegno d’insegnamento di Rimini, freschi di stampa per i tipi CEB, cinque nuovi titoli e l’agendina-calendario 2024 - E.B. 181.

Archiviato il Convegno, la Casa Editrice Bahá’í chiuderà per inventario fino al 26 gennaio e dal 29 riprenderà la sua regolare attività editoriale. In attesa del nuovo anno, una breve carrellata dei nuovi testi andati in stampa nell’ultimo trimestre 2023.

 

MAHVASH SABET, POESIA SIMBOLO DI RESILIENZA E CORAGGIO

Detenuta nel carcere di massima sicurezza di Evin, Iran, Mahvash Sabet scarabocchiava le sue parole su tovaglioli e asciugamani di carta, che infilava nelle tasche e nelle borsette durante le preziose visite di “contatto” con i familiari.

Le parole che riusciva a far uscire dal carcere descrivevano un luogo desolante, che non poteva però spezzare il suo coraggio e la sua determinazione.

Scrivere ha permesso a Mahvash di parlare quando le parole erano negate e nessuno l’ascoltava.

A differenza di molte poesie scritte in carcere, le sue non sono solo un catalogo di speranze e paure. A volte sono un mezzo di documentazione storica; altre offrono una carrellata di ritratti di donne intrappolate come lei dietro alle sbarre; altre ancora sono meditazioni sull'impotenza e sulla solitudine.

Componimenti carichi di fascino e ardenti di speranza, che rappresentano un simbolo di resilienza e coraggio. La sua poesia si leva libera dall’Iran, attraversato da mesi da un potente moto di ribellione popolare che ha il volto di tante ragazze e ragazzi, e dà voce a migliaia di persone: donne, giornalisti, attivisti, difensori dei diritti umani, studenti. Un atto di coraggio per le tante  vittime barbaramente uccise, oppresse e arbitrariamente detenute in nome di una teocrazia e di un governo totalitarista che continua a violare i diritti e le libertà fondamentali.

 

 

IL NUOVO LIBRETTO DI PREGHIERE (COPERTINA AZZURRA)

La preghiera, la lettura dei Testi sacri e la meditazione sono pratiche indispensabili per il nostro benessere ed equilibrio interiore. Nutrono lo spirito, alleviano ansie, debellano paure, rafforzano il carattere. Ci aiutano a distaccarci dalla complessità e transitorietà del quotidiano. Ispirano la nostra condotta. Migliorano il mondo.

Il nuovo libretto di Preghiere, riconoscibile dai precedenti per la copertina azzurra, contiene una selezione di orazioni rivelate da Bahá’u’lláh e Abdu’l-Bahá diverse da quelle contenute nel libretto rosso. In questa edizione, inoltre, non compaiono preghiere del Báb. Sono oltre cento, molte delle quali conosciute e già utilizzate dalla comunità bahá’í italiana. Tra esse, però, ce ne sono alcune pubblicate in italiano per la prima volta.

La pubblicazione di questa nuova edizione ci invita a riflettere ancora una volta sull’importanza, sul significato e sul valore della preghiera. Il consiglio di Bahá’u’lláh ad ogni credente è che egli possa, attraverso di essa, prendersi cura quotidianamente della propria anima e del proprio sviluppo spirituale.

 

 

‘ABDU’L-BAHÁ RACCONTA: TANTE STORIE PER OGNI ETÀ

L’uso di raccontare storie per insegnare valori morali è una pratica antica che ha attraversa barriere culturali e temporali e svolge in tutti i paesi un ruolo significativo nella formazione delle norme etiche e delle credenze. Attraverso la narrazione vengono trasmesse tradizioni, consolidato ideali morali, rafforzato il carattere identitario di un popolo o di un gruppo.

Molte delle storie contenute in questa raccolta sono state tradotte dal persiano originale in lingua inglese. Un buon numero era già stato tradotto dai primi bahá’í persiani che arrivarono negli Stati Uniti, tant’è che diverse provengono da Star of the West e dalla Promulgazione della Pace Universale, altre da ‘Abdu’l-Bahá in Egypt e The Light of the World.

La particolarità di questa raccolta consiste nel fatto che le storie che essa contiene non si riferiscono alla vita di ‘Abdu’l-Bahá, sono state scritte e raccontate direttamente da Lui. Il Maestro amava molto raccontare e ascoltare storie…

 

 

CREARE FAMIGLIE CHE ILLUMININO IL MONDO

Preparata dal Dipartimento delle ricerche della Casa Universale di Giustizia nell’agosto 2023, la compilazione “Per riordinare il mondo. Costruire e preservare matrimoni forti” contiene ventitré passi tratti dagli Scritti bahá’í recentemente tradotti, tre rivelati da Bahá’u’lláh e venti da ‘Abdu’l-Bahá. Tra questi ultimi vi sono diverse preghiere.

La Casa Universale di Giustizia definisce il legame coniugale una «istituzione vitale» che svolge «un ruolo essenziale» nell’instaurazione di ordine, benessere e unità nelle relazioni umane dell’intera società. La raccomandazione dell’Istituzione suprema è che questo legame crei famiglie in grado di «promuovere l’unità». Famiglie «che illuminino il mondo» e sappiano affrontare le sfide emergenti.

 

 

DIVINA ARMONIA, PASSI E PREGHIERE SULL’UNITÀ E LA PACE

Una compilazione con passi e preghiere ispiranti tratti dagli Scritti bahá’í, dedicati al tema dell’unità del genere umano e della pace mondiale. Pace intesa non come assenza di conflitto, ma in termini di processo. Un processo che non può prescindere dai principi di equità e giustizia, dalla parità di genere, dall’adozione di adeguate politiche di sviluppo socioeconomico e dalla prosperità di tutti i popoli del pianeta. La responsabilità individuale resta però fondamentale. Ogni individuo è incoraggiato a svolgere un ruolo propositivo attraverso l'educazione, l'azione sociale e il servizio.

 

 

AGENDINA 2024, E.B. 181

Un pratico calendario tascabile di cui è impossibile fare a meno. Riportando sia il calendario gregoriano che quello bahá’í, evidenzia tutte le ricorrenze, le Feste del diciannovesimo giorno e le festività sacre della Fede babí.

Noto come calendario badí, il calendario bahá’í è stato introdotto dal Báb. Bahá’u’lláh lo ha confermato e adottato, fissandone l’inizio nel 1844: anno della dichiarazione del Báb.