Bahá'u'lláh e la Nuova Era
Esauriente, minuziosa, autorevole esposizione della Fede bahá’í. L’autore ne espone la storia, ne spiega la teologia, gli insegnamenti e le pratiche spirituali, avvalendosi di molti brani tratti dalle Scritture bahá’í. Il testo è un compagno insostituibile per chi voglia incominciare a conoscere questa giovane Fede.
Biografia / John Ebenezer Esslemont
Medico ed esperto di lingue occidentali e orientali, a John Ebenezer Esslemont (1874-1925) si deve la stesura di Bahá'u'lláh e la Nuova Era, considerato il principale volume introduttivo alla Fede bahá’í, pubblicato, rivisto, ristampato e tradotto in dozzine di lingue.
Nato ad Aberdeen, Scotland, il 19 maggio 1874 e figlio di una famiglia benestante, Esslemont si laurea in Medicina con lode nel 1898. Al college contrae la tubercolosi che lo costringe a rinunciare alla promettente carriera di ricercatore medico; diviene sovrintendente dell'Home Sanatorium per la tubercolosi di Bournemouth.
Amante dello spirito religioso e ricercatore instancabile della verità, conosce la Fede bahá’í attraverso la moglie di un collaboratore. Profondamente attratto dalla bellezza e completezza degli insegnamenti, diventa bahá’í nel 1915.
Fine linguista (conosce bene il francese, il tedesco e lo spagnolo) ed esperantista, impara il persiano e l'arabo e inizia a lavorare a Bahá'u'lláh e la Nuova Era nel 1916. 'Abdu'l-Bahá stesso, unico interprete designato degli Scritti di Bahá’u’lláh e il cui viaggio in Europa, Usa e Canada agli inizi del ‘900 aveva suscitato grande interesse, legge e revisiona alcune parti del libro di Esslemont, gli offre suggerimenti e lo incoraggia a continuarne la stesura.
Dopo la morte di 'Abdu'l-Bahá, il Suo successore, Shoghi Effendi, contribuisce in modo significativo al perfezionamento dell’opera di Esslemont e lo invita a trasferirsi permanentemente in Palestina, dove si trovano i luoghi sacri della Fede bahá’í, per ricevere supporto nell’opera di traduzione. Purtroppo questo splendido connubio durerà solo un anno.
La malattia cronica di Esslemont non gli dà scampo e nel novembre del 1925 muore a Haifa, dove è sepolto nel cimitero bahá'í insieme a molti altri eminenti credenti.
Shoghi Effendi, che nel commiato a lui dedicato lo definisce il più affettuoso degli amici, consigliere fidato e collaboratore instancabile, gli attribuisce postumo il rango di prima «Mano della Causa» da lui designata, un’alta onorificenza di natura spirituale riservata ad un nutrito numero di devoti bahá’í che hanno dedicato tutta la loro vita alla diffusione di questa giovane Fede nei più remoti angoli del pianeta. Gli ha anche riservato l’onorevole titolo di «discepolo di 'Abdu'l-Bahá».
Nella regione di Grampian, nel nord-est della Scozia, opera a suo nome dal 1987 la John Esslemont School, mentre la John Esslemont Memorial Lecture richiama ogni anno ad Aberdeen nel mese di giugno decine di medici e ricercatori. Esiste anche un sentiero pedonale a lui dedicato. Si trova nella Foresta Nera di Finsterlingen, nella Germania meridionale, da cui si dominano le valli svizzere.
