Tavola di Bahá'u'lláh a Manikchi Sahib, di P. Pappalardo - Arkan al-Islam e leggi bahá'í: un accostamento, di P. Vizzini
Tavola di Bahá'u'lláh a Manikchi Sahib, a cura di P. Pappalardo - Arkan al-Islam e leggi bahá'í: un accostamento, a cura di P. Vizzini
Il volume racchiude due tesi. Nella prima, intitolata "Tavola di Bahá’u’lláh a Mánikchí Sáhib", Patrizio Pappalardo analizza due Tavole che Bahá’u’lláh indirizzò a Mánikchí Sáhib, un diplomatico pársi che nel 1854, a Baghdad, fu ammesso alla Sua presenza, in risposta ad alcuni suoi quesiti.
La prima Tavola, conosciuta come Lawh-i-Mánikchí Sáhib, rivelata in puro persiano, risponde solo in parte e in modo indiretto alle domande del Sáhib. La seconda riprende invece i quesiti posti dall’eminente parsi che lamentava il fatto che Bahá’u’lláh non avesse risposto in modo completo alle sue domande. Per questo motivo è nota come Risposte alle domande di Mánikchí Sáhib da una Tavola a Mírzá Abu’l-Fadl.
L'altra tesi, "Arkan al-Islam e leggi baha’i: un accostamento”, secondo quando afferma Paolo Vizzini «…non è una analisi comparata delle leggi islamiche dell'arkan e delle leggi baha’i affini, che riguardano cioè i momenti della vita religiosa baha’i toccati dagli arkan. L'intento è piuttosto accostare tra di loro , come il titolo stesso suggerisce, le leggi delle due Rivelazioni, come sono state enunciate nei loro Scritti sacri».