Poesie bahá'í
Dopo il successo della presentazione dell’antologia Il nuovo giardino di Julio Savi, avvenuta l’11 novembre 2022 nella sala dell’antica Società letteraria di Verona per iniziativa dell’APS “Gianni Ballerio”, la Casa Editrice Bahá’í ha il piacere di mettere a disposizione dei suoi lettori una registrazione di sedici poesie tratte da quell’antologia, recitate dall’attore di teatro veronese Tiziano Gelmetti. Ci sembra opportuno allegare solo poche righe di introduzione ad alcune delle peculiarità di questo poeta, così insolito nel panorama letterario italiano di secondo Novecento-inizio Duemila. Insolito per nascita: nato in Asmara, allora capitale della Colonia Eritrea, da due famiglie che vi si erano trasferite attorno al 1890, e ivi residente per tutti gli anni formativi della sua vita, la sua poesia ne riverbera luci, colori e profumi, mai dimenticati, e così diversi da quelli dei nostri climi temperati. Insolito per cultura: entrato nella Fede bahá’í diciannovenne, vi ha militato per tutta la vita, dedicandosi con metodo e passione allo studio dei suoi Scritti, le cui forme intrise di poesia medio-orientale egli abbondantemente proietta nei suoi versi, introducendoci in atmosfere alquanto inusuali per noi lettori d’Occidente. Insolito per impostazione letteraria: dell’arte contemporanea egli trasmette il meglio, nell’originale musicalità dei suoi versi liberi, nella snellezza del fraseggio, nel disinteresse verso moderne banalità e sregolatezze a lui totalmente estranee, nella scelta di un’eleganza alternante fra istanze minimaliste e seduzioni classicheggianti. Insolito, e forse solitario, per ideologia: né di destra, né di sinistra, ci lascia intravedere una civiltà possibile di conflitti appianabili, di paradossi risolvibili, di utopie realizzabili, pur parlando da un mondo del quale non ignora le più gravi contraddizioni ma nel quale, ormai vegliardo, ha ancora piena fiducia. La lettura di questi pochi versi già ci lascia intravedere un mondo poetico profondo e articolato, nobilitato da puri ideali, rischiarato da squarci di speranza, animato da un impegno attivo nella vita quotidiana che promette di dare gradualmente e a sempre più persone la possibilità di elaborare e superare il dolore e la sofferenza, coronato dalla visione di una famiglia umana in cammino verso la rappacificazione. Come ha ben concluso l’avvocato Guariente Guarienti, conduttore dell’incontro veronese, essi sembrano una precoce risposta all’auspicio delle Scritture bahá’í che le poesie siano «causa di letizia», che «la loro bellezza colpisca le menti e tocchi i cuori», che i lettori vi «trovino quiete e gioia», che entrino «in sintonia con l’amore» e che il loro petto «ne sia corroborato».