La storia di Badí' presentata nel seguente volume è costituita da un estratto di scritti di alcuni autori già pubblicati in lingua inglese ma inediti in lingua italiana. Protagonista di questi avvenimenti è la straordinaria figura di un giovane di soli diciassette anni trasformato dalla Fede in Bahá'u'lláh in eroe spirituale. Shoghi Effendi, in Dio passa nel mondo, lo ricorda cosí: Áqá Buzurg del Khurásán, l'illustre «Badí'» (Meraviglioso), convertito alla Fede da Nabíl, soprannominato «Orgoglio dei martiri», diciassettenne latore della Tavola indirizzata a Násiri'd'Dín Sháh, nel quale, come afferma Bahá'u'lláh, «era stato alitato lo spirito della forza e del potere», fu arrestato, torturato per tre giorni consecutivi, ebbe il capo ridotto in poltiglia col calcio di un fucile, dopodiché il suo corpo fu gettato in un pozzo e ricoperto di terra e pietre. Dopo aver visitato Bahá'u'lláh nella caserma, durante il secondo anno del Suo confino, egli si era levato con stupefacente alacrità per portare da solo e a piedi quella Tavola a Teheran e consegnarla nelle mani del Sovrano. Per ben tre anni Bahá'u'lláh continuò a celebrare nei Suoi scritti l'eroismo del giovane, definendo i riferimenti da Lui fatti a quel sublime sacrificio «il sale delle Mie Tavole».