Un racconto ispirante, offerto al lettore quasi in punta di piedi, con discreta e delicata umiltà. Racconta le vicende di Manucher e Tahereh, dei loro cinque figli e dei loro familiari, che, incuranti delle distanze, dei disagi e delle difficoltà, fanno dell’obbedienza alle Istituzioni e del servizio alla Fede la loro ragione di vita. Da Sangsar a Caserta, passando per le vie di Gonbad-e Kavus, Shah-Pasand e Perugia, emerge una commovente testimonianza di fede e di coraggio. Le vite dei protagonisti s’intrecciano, per ragioni misteriose che solo la via dello Spirito conosce, in luoghi ed eventi storici irripetibili, con quella di altre centinaia di credenti, pellegrini, Mani della Causa, Cavalieri di Bahá’u’lláh, membri delle istituzioni e amici della Fede. Ne emerge un quadro toccante, permeato di visione e devozione, amore e coraggio, con tutto il suo carico di sentimenti, emozioni, speranze, sfide, prove e dolori. Un libro, come si legge nella prefazione, da leggersi tutto d’un fiato, o da gustarsi a piccoli sorsi, come un tè caldo alle rose, lasciandosi pervadere dal senso di fiducia, incoraggiamento e preghiera che ha segnato i loro destini. Uno straordinario esempio di nobiltà e virtù, dove l’insegnamento della Fede e il servizio all’umanità sono stati il punto focale delle loro vite.
