libro bahá'í La Mano della Causa di Dio Ugo Giachery
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Mano della Causa di Dio Dr. Ugo Giachery

 

Autore: Mario Piarulli
Editore: Casa Editrice Bahá'í
Pagine: 94
Anno: 1990
Lingua: italiano
Supporto: libro
Dimensioni: cm 20,7x14,2x1
ISBN: 978-88-7214-000-5
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Mano della Causa di Dio Dr. Ugo Giachery

Nato in Sicilia, trasferitosi in giovane età negli Stati Uniti e ritornato in Italia negli anni ’50, Ugo Giachery è l’unico italiano al quale Shoghi Effendi ha conferito la carica di Mano della Causa di Dio, con funzioni di propagazione e protezione della Fede bahá’í.

Assieme ai suoi colleghi, ha guidato la comunità bahá’í nel delicato periodo di transizione dalla morte di Shoghi Effendi nel 1957 all’elezione della Casa Universale di Giustizia nel 1963.

Biografia/ Mario Piarulli

Mario Piarulli nasce a Nardò, in provincia di Lecce, il 22 settembre 1921 e tutt’oggi vive nel Salento con la moglie.

Maggiore di tre fratelli e una sorella, vive un’infanzia semplice in una realtà sociale priva di opportunità. La fine della guerra lo vede a Roma, dove inizia a lavorare per un’azienda italiana. Successivamente si trasferisce con la famiglia a Genova e poi nella città barocca.

Studia lingua e letteratura inglese presso le scuole e le Università di Venezia, Roma e Napoli, ma il periodo più interessante lo trascorre al British Institute di Roma tra il 1946 e il 1950.

Il suo incontro con la religione bahá’í avviene a Roma nel 1950. Con due amici ne viene casualmente a conoscenza attraverso libri esposti su una bancarella, entra in contatto con i coniugi Giachery e dopo poche settimane da quel primo incontro, Mario e uno dei due amici, Arturo, accettano il nuovo credo.

Nel 1962 la comunità baháʼí italiana elegge la sua prima Assemblea Spirituale Nazionale e lui ne entra a far parte insieme a David Ned Blackmer, Hossein Mahboubi, Teresa Taffa, Augusto Robiati, Heshmat Moayyad, Mario Fiorentini, Manoucher Majzub e Hossein Avaregan. 

L’anno successivo partecipa, come tutti i membri delle Assemblee Nazionali allora esistenti, alla prima, storica elezione della Casa Universale di Giustizia, massimo organo istituzionale della Fede bahá’í con sede ad Haifa, Israele. 

Nominato membro del Corpo Ausiliario, incarico istituzionale di servizio alle comunità bahá’í, interviene come relatore a diverse conferenze in Francoforte, Londra, Nizza, Copenaghen, Parigi, Malta, Principato di Monaco, Italia. È in uno di questi viaggi, durante una conferenza mondiale tenutasi a Francoforte, che incontra Layla, giunta daIl Cairo, che diviene sua moglie e con la quale ha tre figli.

Si reca per quattro volte in Terra Santa, a Haifa, sul Monte Carmelo, in pellegrinaggio ai luoghi Santi bahá’í e qui,  nel febbraio del 1955, incontra Shoghi Effendi, il nipote del fondatore della Fede. 

Appassionato studioso, conferenziere, scrittore, i suoi interessi spaziano dalla storia alla letteratura, alla musica. Memoria storica della comunità bahá’í italiana non lesina ancor oggi la sua disponibilità a condividere ricordi ed esperienze. Non di rado lo si incontra durante eventi trasmessi on line, sempre in compagnia dell’amata consorte Layla.

Per la Casa Editrice Bahá'í ha pubblicato anche Gli ambasciatori di Bahá'u'lláh (2011).

(Foto Bahá'í World New Service)

 

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